La scorsa settimana, cercando un articolo della famiglia di ringhiere in acciaio inossidabile per un cliente, abbiamo trovato un’interessante spiegazione su come mantenere l’acciaio inossidabile in modo che rimanga esattamente quello, inossidabile.
Più volte avevamo sentito dire:
- Non mischiare l’acciaio inossidabile con il ferro!!
- Non utilizzare gli stessi strumenti per l’acciaio dell’acciaio inossidabile!!
- eccetera.
Entrando un po’ nell’argomento ma senza troppe analisi chimiche, l’acciaio inossidabile è una lega di carbonio altamente resistente all’ossidazione, principalmente grazie alla presenza di cromo (Cr), tra il 16 e il 20% a seconda della sua qualità (AISI-304 e AISI-316). Il cromo si ossida e forma un film protettivo sulla superficie dell’acciaio inossidabile, che impedisce al materiale di essere esposto agli agenti esterni e di conseguenza degradato (o “snocciolato” occhiolino).
Ma una cattiva manutenzione delle parti può causare il degrado del film e quindi danneggiare il materiale. Alcune di queste azioni possono essere:
- Essere a contatto con materiali ferrosi facilmente ossidabili, soprattutto in ambienti umidi.
- La movimentazione dell’acciaio inox con gli utensili precedentemente utilizzati con i materiali ferrosi.
- Accumulo di sporco.
- Contatto con agenti chimici forti, compresi numerosi prodotti per la pulizia.
Va pulito con un panno pulito e asciutto per rimuovere periodicamente la polvere, e comunque utilizzare acqua calda per eliminare le tracce di grasso, quindi asciugare con un altro panno pulito.
Esistono prodotti specifici per rimuovere tracce di ruggine o macchie e restituire il film protettivo all’acciaio inossidabile nella maggior parte dei casi se il danno non è molto profondo.
Anche così, non c’è cura migliore di una buona prevenzione.